La Regione Emilia-Romagna con la L. R. Emilia-Romagna 11/2003 “Nuove misure per la prevenzione delle malattie trasmissibili attraverso gli alimenti“, ha abolito il libretto di idoneità sanitaria e ha introdotto l’obbligo del conseguimento di un attestato di formazione per gli operatori alimentaristi.
Questo attestato si ottiene seguendo uno specifico corso di formazione e si dovrà mantenere attraverso un aggiornamento periodico.
La nuova Delibera regionale n. 311 del 04/03/2019 definisce le modalità con cui deve essere effettuata la formazione.
In particolare, vengono individuati 3 livelli di rischio crescenti in funzione della criticità delle attività e sulla base di questi livelli viene stabilità l’entità della formazione e dell’aggiornamento.
Livello di rischio 0 – nessuna formazione obbligatoria
Sono soggetti a questo rischio i lavoratori delle seguenti tipologie:
- Baristi (sola somministrazione bevande);
- Camerieri;
- Lavapiatti;
- Addetti all’industria conserviera;
- Addetti alla produzione delle paste alimentari secche;
- Trasportatori/magazzinieri;
- Addetti alla lavorazione e vendita prodotti ortofrutticoli, spezie, prodotti erboristici;
- Addetti alla produzione e lavorazione del vino e delle bevande;
- Addetti ai distributori automatici di alimenti e bevande;
- Tabaccai e farmacisti;
- Promoter;
- Addetti alle pulizie in strutture alberghiere e collettive;
- Personale sanitario o di assistenza in strutture sanitarie;
- Personale docente nelle strutture scolastiche;
- Addetti alle produzioni alimentari a rischio microbiologico nullo o con ciclo tecnologico che garantisce basso o nullo apporto microbico sul prodotto finale (torrefazione caffè, tostatura frutta secca, oleifici, produzione miele, produzione caramelle e affini, lavorazione e confezionamento funghi freschi e secchi, etc.);
- Addetti all’imballaggio delle uova;
- Addetti ad altre lavorazioni non comprese nei livelli 1 e 2.
Livello di rischio 1 – formazione iniziale aggiornamento ogni 5 anni
Sono soggetti a questo rischio i lavoratori delle seguenti tipologie:
- Baristi (ad esclusione della sola somministrazione di bevande);
- Fornai e addetti alla produzione di pizze, piadine e analoghi;
- Addetti alla vendita di alimenti sfusi e deperibili, esclusi gli ortofrutticoli;
- Addetti alla lavorazione di prodotti ortofrutticoli di quarta gamma;
- Personale addetto alla somministrazione/porzionamento dei pasti nelle strutture scolastiche e socio-assistenziali.
Livello di rischio 2 – formazione iniziale aggiornamento ogni 3 anni
Sono soggetti a questo rischio i lavoratori delle seguenti tipologie:
- Cuochi (ristorazione collettiva, scolastica, aziendale, centri di produzione pasti, ristoranti e affini, rosticcerie);
- Pasticceri;
- Gelatai (produzione);
- Addetti alle gastronomie (produzione e vendita);
- Addetti alla produzione di pasta fresca;
- Addetti alla lavorazione del latte e dei formaggi, esclusi addetti alla stagionatura e mungitori;
- Addetti alla macellazione, sezionamento, lavorazione, trasformazione e vendita (con laboratorio cibi pronti) delle carni, del pesce e dei molluschi;
- Addetti alla produzione di ovoprodotti (escluso imballaggio).
Viene inoltre stabilito che i seguenti titoli di studio consentono di ritenere soddisfatto permanentemente il requisito del possesso dell’attestato di formazione.
Diploma:
- Scuola alberghiera (5 anni);
- Perito agrario e agrotecnico;
- Perito industriale ad indirizzo tecnologico alimentare.
Laurea:
- Medicina e Chirurgia;
- Scienze Biologiche (o titolo equipollente);
- Farmacia;
- Medicina Veterinaria;
- Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (o titolo equipollente);
- Assistente Sanitario (o titolo equipollente);
- Infermieristica (o titolo equipollente);
- Scienze e Tecnologia alimentare (o titolo equipollente);
- Dietistica (o titolo equipollente);
- Agraria (o titolo equipollente);
- Scienza e Tecnologia delle produzioni animali (o titolo equipollente).
Il corso di formazione tratta i seguenti contenuti:
- Le malattie trasmesse da alimenti;
- Valutazione del rischio connesso alle diverse fasi del ciclo di produzione degli alimenti ivi incluse le diete speciali per allergie ed intolleranze alimentari e i rischi fisici (es. soffocamento);
- Modalità di contaminazione degli alimenti e ruolo dell’alimentarista nella prevenzione delle malattie trasmesse da alimenti;
- Igiene personale: procedure di controllo comportamentale;
- Igiene e sanificazione degli ambienti e delle attrezzature.
Possono erogare la formazione i seguenti soggetti:
- Enti di formazione;
- Associazioni di categoria e/o professionali;
- Operatori del settore alimentare, solo per il proprio personale alimentarista.
Per maggiori informazioni
Tel. 051 299535
E-mail corsisicurezza@bo.cna.it